È un fatto alquanto
preoccupante quello accaduto ieri sera in Consiglio di Zona 2 a Milano – interviene Samuele Piscina, capogruppo
del Carroccio in Zona 2.
Il nostro gruppo consiliare
aveva presentato e fatto calendarizzare una mozione attraverso la quale
chiedeva al settore zonale di istituire un sondaggio popolare della durata di 1
mese presso la struttura comunale dell’anagrafe di via Padova 118, affinché i
cittadini avessero la possibilità di valutare la proposta comunale di
realizzare una moschea presso gli ex bagni pubblici di via Esterle.
La decisione della Giunta, che ha approvato le linee guida del
bando il giorno 10 Ottobre, è stata intrapresa senza consultare né il Consiglio
di Zona 2, né la cittadinanza del quartiere.
La lecita richiesta, la cui
possibilità è prevista dal Regolamento del Decentramento Territoriale, proviene
dalle migliaia di cittadini che si sono schierati in contrasto con la
realizzazione del luogo di culto, firmando le diverse petizioni presentate sia
da gruppi indipendenti che da partiti politici, tra i quali la Lega.
A quanto pare, la Sinistra in realtà ha paura
a rapportarsi con i cittadini, negando agli stessi il medesimo principio di
partecipazione che tanto avevano sbandierato in campagna elettorale e in conflitto ai numerosi proclami di condivisione
cittadina, per ultimo il bilancio partecipato.
D’altronde la maggioranza si
troverebbe in seria difficoltà nel momento in cui i cittadini si schierassero
in massa contro le decisioni della Giunta, quindi hanno deciso di prediligere
il metodo dittatoriale comunista, togliendo la parola agli oppositori.
Ciò che il gruppo Lega Nord
pretende – chiosa Piscina – è che
venga garantito il principio democratico e venga quindi permesso ai cittadini
di esprimersi sulla realizzazione della moschea in via Esterle, all’interno di
una struttura pubblica che potrebbe invece essere utilizzata per realizzare un
Centro Anziani o un Centro di Aggregazione Giovanile.