“Ancora una
volta l’insicurezza in Stazione Centrale è al centro della cronaca del nostro
paese. Questa volta a far notizia è un giovane della Guinea che ha aggredito
con un coltello un poliziotto”, interviene Samuele Piscina, Presidente
del Municipio 2 di Milano.
“Si tratta della
terza aggressione in pochi mesi ai danni delle Forze dell’Ordine, senza contare
tutte quelle che accadono ogni giorno ai danni di cittadini e di turisti, una
delle quali subita in prima persona dal sottoscritto pochi mesi fa”.
“Purtroppo
non stupisce che il 31enne avesse precedenti penali e gli fosse stato
notificato un decreto di espulsione il 4 luglio, emesso dalla Questura di
Sondrio. Ancora una volta la burocrazia, il Governo e i giudici hanno
contribuito a sfiorare il dramma. Cosa faceva questo clandestino nel nostro
paese con un decreto di espulsione in mano? Ciò che più ci terrorizza è che il
giovane abbia urlato di voler morire per Allah”.
“Intanto la
Stazione Centrale si verifica ancora una volta come uno dei luoghi più insicuri
della città. Nonostante questo, le azioni volte a contrastare i fenomeni di
illegalità, come il blitz delle Forze dell’Ordine avvenuto durante lo scorso
maggio volto a verificare l’identità dei numerosi immigrati che bivaccano nella
piazza, vengono pesantemente criticate dall’Assessore Majorino e da una buona
parte del PD milanese”.
“Non sono i
blitz che non funzionano, - conclude il leghista - ma la politica
migratoria di Mojorino e co. Azioni come quelle dovrebbero essere attuate ogni
giorno al fine di garantire la sicurezza nella principale porta di accesso alla
nostra città”.