“Una cosa è
certa: il Comune è in seria difficoltà nella distribuzione di più di 1 mln di
mascherine che gli ha donato Regione Lombardia, consegne avvenute sin da quando
è stata adottata l’ordinanza per coprire naso e bocca”, commentano
Samuele Piscina, Presidente del Municipio 2 di Milano e responsabile Enti
Locali Lega, insieme a Piermario Sarina, Capogruppo Lega in Municipio 6 e
vice-responsabile Enti Locali cittadino. “La diffusione ai cittadini
sta andando a rilento per via di una macchina disorganizzata, come ci hanno
denunciato anche diverse associazioni che collaborano all’iniziativa
MilanoAiuta, sviluppata dal Comune. Nonostante i problemi, però, il Sindaco
Sala non accetta alcun aiuto operativo da parte dei municipi e li costringe in
un angolino come semplici passacarte, non consegnandogli neanche le 300.000
mascherine che la Regione aveva destinato proprio ai parlamentini e lasciando
stagnare questi ultimi DPI nei magazzini a distanza di 2 settimane dalla loro
ricezione”.
“Bisogna
essere franchi con i Milanesi: il sistema adottato consta nella donazione delle
mascherine da parte di Regione Lombardia ai singoli comuni che hanno poi
l’onere di distribuirle sul territorio. Il Comune di Milano ha effettivamente
ricevuto le mascherine, ma, se i cittadini continuano a non vederle, è demerito
del sistema di distribuzione adottato dal Sindaco Sala”.
“Come se ciò
non fosse sufficientemente grave in un momento in cui la tempestività è
sicuramente il fattore più importante, alcune associazioni che svolgono le
consegne nei caseggiati ERP per conto dell’amministrazione cittadina, diversi
volontari della Protezione Civile e alcuni cittadini, ci hanno denunciato che
le mascherine vengono corrisposte a chiunque, anche agli occupanti abusivi, in
buste inspiegabilmente bollate con il logo del Comune di Milano, come se fosse
il Sindaco a donarle e non la Regione. Inoltre, sembra che ai volontari venga
caldamente consigliato di indossare le pettorine del Comune al fine di far
riconoscere l’impegno dell’amministrazione comunale”.
“Riteniamo
davvero grave che chi vive nell’illegalità abbia una sorta di priorità nei
confronti delle centinaia di migliaia di cittadini per bene che ancora
attendono i DPI in donazione”,
concludono i 2 esponenti leghisti. “Inoltre, speriamo di sbagliarci, ma la sensazione è
che il Sindaco Sala preferisca farsi pubblicità piuttosto che essere aiutato
nella distribuzione dagli enti un di colore politico diverso. In questo momento
non conta chi offre o distribuisce i DPI, poiché ogni aiuto è assolutamente ben
accetto e fondamentale, ma far passare la donazione come se fosse unicamente
merito del Comune, lo riteniamo riprovevole e scorretto. I Municipi rimangono a
completa disposizione per aiutare concretamente nella distribuzione che a oggi
avviene a rilento, ma non per implorare unicamente che le mascherine vengano
distribuite prima in un quartiere piuttosto che in un altro poiché tutti i
cittadini devono poterne avere accesso”.